Come emettere fatture elettroniche corrette
Piccoli consigli per una fatturazione a regola d’arte
In presenza di questa condizione, dovrà essere eseguita un'unica modalità di conservazione per l'intero periodo d'imposta per ogni singolo cliente (es. la PA), in modo che le fatture emesse risultino annotate tutte nello stesso registro.
Qualora, infine, il contribuente decida nel corso del periodo di imposta di procedere alla conservazione elettronica delle fatture fino ad allora conservate in modalità tradizionale, dovrà applicare le medesime regole per tutte le fatture create o emesse a partire dall'inizio del periodo di imposta.
La numerazione delle fatture per sezionali si può effettuare a) riservando degli intervalli di numerazione senza rischio di sovrapposizione, ad esempio aggiungendo un ordine di grandezza al numero di fatture annuali emesse (es. se emetto 10,000 fatture/anno faccio partire un sezionale dal numero 100.000); b) aggiungendo un prefisso e/o un suffisso che esprime la denominazione del sezionale stesso. Nel momento in cui sottoscrive l’incarico di conservazione al Provider di Conservazione il fornitore della PA deve quindi scegliere una delle seguenti soluzioni:
- <nr progressivo>, ad esempio: 000125, oppure 125 > nessun sezionale separato o sezionale con intervallo "fuori scala".
- <prefisso> <nr progressivo>, ad esempio: 2014-000125, oppure A/125 > sezionale 2014- o A/
- <nr progressivo> <suffisso>, ad esempio: 000125 A, oppure 125 (2014A) > sezionale A o (2014A)
- <prefisso> <nr progressivo> <suffisso>, ad esempio: 2014-000125/A > sezionale 2014- … /A
- Codice Univoco Errato o Assente- Il codice inserito non trova riscontro nel database dell'Indicepa.gov.it a cui Digithera si sincronizza quotidianamente
- Codice Univoco e Codice Fiscale Destinatario non correlati- Quando tale accoppiata non trova riscontro nell'Indicepa.gov.it è molto probabile il rifiuto di SdI..
- Partita IVA che in realtà è un Codice Fiscale - Ricade nell'eccezione sopra.
- Indirizzo del Destinatario Incompleto o errato - L'indirizzo del Destinatario è univocamente associato al Codice Ufficio.
- Prezzi nel corpo della Fattura IVA inclusa - Le regole tecniche della fattura PA prevedono che i prezzi nel corpo siano Imponibili (IVA esclusa).
- Somma degli imponibili non coerente con i Totali - Anche l'arrotondamento non gestito prevede lo scarto della Fattura.
- Numerazione Fattura non Coerente con un sezionale IVA separato - Non implica un problema per la PA ma per il conservatore.
- Riferimento Amministrazione per le Fatture all'INPS Assente - L'ente richiede questo codice di 15 caratteri che definisce univocamente la relazione Ufficio - Fornitore
- Codice CIG e/o CUP di lunghezza non corretta - Tale evenienza comporta il blocco da parte del Sistema di Interscambio.
- Per ReDigit: sarà necessario seguire la procedura a seconda dei casi:
- Nel caso in cui sia da inserire in fattura ma non da addebitare alla PA: si deve controllare che l'importo di 2 € sia corretto, che l'addebito bollo sia selezionato NO e si salva nella sezione corrispondente.
- Nel caso in cui il bollo sia presente in fattura e sia da addebitare alla PA: si deve inserire, oltre al valore del bollo, anche l'aliquota IVA corrispondente e che nella sezione Addebito Bollo sia selezionata Sì e cliccare su SALVA nella sezione.
- Nel caso in cui la fattura sia esente da Bollo: si deve semplicemente lasciare il campo vuoto, senza salvare.
- Per tutti gli altri formati (ReDigiMail, TeleDigita, ScanDigit e InDigita): è indispensabile inserire la dicitura per i casi seguenti:
- Bollo ancora da assolvere: "bollo da assolvere ai sensi dell’art. 6 del DM del 17.6.2014" - Il Numero Bollo di 14 caratteri da inserire in fattura è: "DM-17-GIU-2014"
- Bollo già assolto: “bollo assolto ai sensi dell’art. 6 del DM del 17.6.2014” - Numero Bollo di 14 caratteri da inserire in fattura uguale al codice di autorizzazione (non il protocollo)
- Se il bollo è addebitato al destinatario della fattura (la Pubblica Amministrazione) deve essere inserito all'interno del totale fattura e all'interno del totale da pagare (se presente in fattura)
- Entro quanto tempo: Per le fatture, gli atti e i documenti emessi o i registri utilizzati durante l’anno, il pagamento dovrà effettuarsi in unica soluzione entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio. Non sono quindi più previste comunicazioni preventive e consuntive.
- Quando è dovuta e di quanto: La disposizione riguarda soprattutto un’ampia fascia di tecnici, “regime dei minimi” compreso, ed imprese, che emettono fatture e documenti di importo complessivo superiori ad 77,47 euro riguardanti operazioni: fuori campo IVA; escluse da IVA; esenti da IVA. L'imposta è pari a 2 € a fattura.
- Come pagare: Il versamento dell'imposta di Bollo va effettuata mediante F24 (non più solo con F23 come prima), indicando il codice tributo 458T.
- ReDigit: per la compilazione online sarà previsto l'aggiornamento dell'esigibilità IVA per ogni fattura. Nel caso la maggior parte delle fatture abbiano esigibilità iva con lo split payment conviene modificare in Anagrafica, all'interno della propria area personale cliccando su "informazioni richieste per fattura PA", la propria esigibilità IVA.
- DigiConnect: Per chi invia già le fatture in XML-PA dovrà modificare il campo dell'esigibilità iva nel formato xmlpa come indicato sul sito fatturapa.gov.it
- Tutti gli altri formati (ReDigimail, TeleDigita, ScanDigit e InDigita): si dovrà inserire l'etichetta "Esigibilità IVA" e una delle seguenti diciture: "scissione pagamenti", "scissione del pagamento", "scissione pagamento". Nel caso la maggior parte delle fatture abbiano esigibilità IVA con lo Split Payment, conviene anche modificare in Anagrafica, all'interno della propria area personale cliccando su "informazioni richieste per fattura PA", la propria esigibilità IVA.
- come NATURA DELL'ESENZIONE - N6 Inversione contabile
- come Aliquota IVA 0%